
Dopo un anno di attesa, grazie alla firma del decreto attuativo, riesce finalmente a vedere la luce la misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2024.
“Il bonus, che ha l’obiettivo di migliorare il benessere degli animali e garantire cure veterinarie essenziali, vuole essere un sostegno concreto per le persone anziane con un reddito basso e con animali da compagnia. A differenza della detrazione Irpef del 19% sulle spese veterinarie, accessibile a tutti i contribuenti – spiega Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – il bonus è destinato solo ai cittadini con più di 65 anni e un ISEE non superiore a 16.215 euro annui”.
Per ottenerlo, è necessario essere residenti in Italia, avere almeno 65 anni, possedere un animale domestico regolarmente registrato all’Anagrafe degli animali d’affezione. Il beneficio è retroattivo: copre le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024.
“Il bonus, potrà essere richiesto può essere richiesto per spese legate a visite veterinarie, esami, interventi chirurgici e farmaci – prosegue Santomauro – purché documentate e riferite ad animali registrati con microchip nelle banche dati nazionali (SINAC) o regionali”.
Le modalità di accesso al bonus saranno stabilite da ciascuna Regione, compreso l’importo erogabile e la procedura di domanda. I proprietari dovranno fornire il numero di iscrizione dell’animale nella banca dati (microchip) e la documentazione che attesti le spese sostenute. I fondi verranno assegnati in ordine cronologico.