Infrastrutture e sostegni alle imprese per la competitività della Calabria

La regione ha ottenuto nell’ambito delle politiche di coesione dell’Unione europea 7,78 miliardi di euro

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Aiuti per le imprese, non solo in forma diretta, ma anche tramite il miglioramento delle infrastrutture presenti. Tra il 2014 e il 2020, la Calabria ha ottenuto nell’ambito delle politiche di coesione dell’Unione europea 7,78 miliardi di euro. Un tesoretto davvero importante, se si pensa che la regione ha una popolazione di poco meno di 2 milioni di abitanti. Più del 30% di queste risorse (2,49 miliardi di euro) sono state erogate direttamente dall’Unione europea.

Le azioni in Calabria sono riconducibili in gran parte al Programma operativo nazionale “Iniziativa PMI 2014-2020”, che punta a favorire il consolidamento e lo sviluppo delle piccole e medie imprese delle Regioni italiane meno sviluppate e delle Regioni in transizione. Non solo. C’è anche l’iniziativa “Riserva PON IC” del Fondo di Garanzia per le PMI ai fini del contrasto della pandemia da Covid-19, attuata dalla Banca del Mezzogiorno –Mediocredito Centrale S.P.A. e programmata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Infine una terza misura, la misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”), un’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. 502 milioni di euro derivanti da risorse di coesione sono stati utilizzati per il miglioramento della competitività delle imprese.

La quota maggiore delle risorse destinate alla Calabria (come del resto nella maggior parte del Mezzogiorno) è stata utilizzata per il miglioramento della rete infrastrutturale. Tra le iniziative maggiormente rilevanti localizzate unicamente nel territorio regionale ci sono i lavori di costruzione della variante alla SS 182 (lotto unico da Vazzano a Vallelonga) e la velocizzazione della Linea Ferroviaria Jonica.