
La soglia di non imponibilità dei fringe benefit torna a 3.000 euro per il 2023. La novità è prevista dal nuovo decreto lavoro, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma riguarda solamente i lavoratori dipendenti con figli a carico.
“L’ulteriore novità, prevista dal decreto – spiega Maria Vittoria Tonelli, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – attiene alla possibilità da parte delle aziende di rimborsare le utenze domestiche, come acqua, luce e gas, ai lavoratori con figli a carico, fino a concorrenza della soglia di tre mila euro”.
Bisogna ricordare che l’innalzamento della soglia, normalmente, si applica ai titolari di reddito da lavoro dipendente e di reddito assimilato a quello da lavoro dipendente per i quali il reddito è determinato secondo quanto previsto dall’articolo 51 del TUIR e possono essere erogati dal datore di lavoro “ad personam”.
“Ricordiamo inoltre – conclude Tonelli – che la possibilità per i datori di lavoro privati, di erogare esclusivamente ai lavoratori dipendenti un buono carburante di 200 euro, previsto dal Dl n.5/2023, non è cumulabile con l’erogazione dei fringe benefit”.