Lagarde: La crisi delle materie prime durerà ancora per mesi

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“Dopo la prima crisi finanziaria ci sono voluti sette anni per tornare ai livelli pre-crisi. Questa volta, grazie alla risposta in termini di politica monetaria e fiscale siamo riusciti a raggiungere i livelli di pre-pandemia solo in due anni”. Christine Lagarde, presidentessa della Banca centrale europea, ha lanciato un segnale di speranza parlando in audizione al Parlamento europeo. “La sfida non è ancora finita, le decisioni che vengono prese dai decisori continueranno a determinare la forza della ripresa”, ha aggiunto.
Ma dietro l’ottimismo di Lagarde è emersa la preoccupazione per gli approvvigionamenti di materie prime e per le dirette conseguenze che stanno mettendo a dura prova la produzione industriale: “La carenza di materie prime, attrezzature e manodopera pesa sulla produzione manifatturiera, indebolendo le prospettive a breve termine. Sebbene la durata dei vincoli all’offerta sia incerta, è probabile che persistano per diversi mesi e si attenuino gradualmente solo nel corso del 2022”, l’istantanea che fa scattare l’allarme rosso.
Nella sua audizione al Parlamento europeo, Lagarde ha affrontato anche i temi dell’inflazione (“a medio termine rimane al di sotto del nostro nuovo obiettivo simmetrico del 2%”), dei tassi (“Che difficilmente nel 2022 saranno rivisti al rialzo”) e il crack del colosso cinese Evergrande: “I rischi sembrano contenuti perché le autorità cinesi interverranno per limitare gli effetti della crisi”.