Il D.Lgs. n.110/2024, anche conosciuto come ‘Decreto Riscossione’, nato con l’obiettivo di semplificare, velocizzare e razionalizzare le procedure esistenti, rappresenta una riforma significativa del sistema di recupero dei debiti fiscali.
Il Decreto è entrato in vigore nell’agosto 2024, ma le nuove regole saranno applicabili dal 1° gennaio 2025.
“Una delle novità più importanti riguarda gli atti emessi dall’Agenzia delle Entrate che diventano immediatamente esecutivi per il recupero delle imposte non pagate. Tuttavia – sottolinea Salvatore Baldino, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – il contribuente avrà a disposizione 30 giorni a partire dalla notifica per pagare. In caso di mancato pagamento, scatta la procedura di pignoramento entro 180 giorni, salvo sospetti di occultamento o alienazione dei beni”.
Altro punto chiave, riguarda i debiti fiscali fino a 120.000 euro.
Per semplificare la procedura di rateizzazione, sarà sufficiente una dichiarazione di temporanea difficoltà economica basata sull’ISEE per le persone fisiche e sull’indice di liquidità per le imprese.
“Le quote affidate alle Entrate-Riscossione e non riscosse entro il quinto anno successivo alla data di affidamento saranno automaticamente discaricate. Il discarico anticipato è previsto in situazioni specifiche, come fallimenti o liquidazioni giudiziali. Inoltre – prosegue Baldino – la compensazione dei debiti fiscali con eventuali rimborsi spettanti al contribuente diventerà automatica e obbligatoria”.
Infine, il Decreto introduce nuovi motivi di opposizione alle cartelle esattoriali, ampliando le possibilità di difesa dei contribuenti.