Le modifiche apportate dal Dl n.11/2023, con il quale il Governo ha bloccato la cessione dei crediti e sconto in fattura da bonus edilizi, rende nullo quanto previsto dal Dl Aiuti quater in materia di Superbonus 2023, con particolare riferimento alle unità unifamiliari.
“Il Dl Aiuti quater aveva introdotto una serie di modifiche all’art.119 del Dl n. 34/2020, tra queste la modifica del comma 8-bis che – sottolinea Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – per quanto riguarda gli interventi effettuati dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su edifici unifamiliari, oppure su unità immobiliari indipendenti e autonome site in edifici plurifamiliari, compresi quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione, il superbonus spetterebbe nella misura ridotta del 90% delle spese sostenute per gli interventi avviati a partire dal 1° gennaio 2023 e conclusi entro il 31 dicembre del medesimo anno ed esclusivamente a favore di coloro che rispettino determinate condizioni”.
Tra queste, risultare titolari di un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro; “Grazie alle ultime modifiche, anche i soggetti aventi un reddito così ridotto da rientrare nella previsione del superbonus unifamiliari 2023 non potranno godere della detrazione – prosegue Cuchel – perché si tratta di soggetti risultano del tutto incapienti. Per poter godere di una detrazione da Superbonus in dichiarazione, infatti, è necessario avere un reddito di tutt’altro tenore rispetto ai 15.000 euro sovra richiamati”.