
Via libera del Governo al rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette per il periodo d’imposta 2022 per una limitata platea di contribuenti.
“Il rinvio scatta per le persone fisiche titolari di Partite Iva che, nel periodo d’imposta 2022 hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro e che ora potranno effettuare – evidenzia Guido Rosignoli, vicepresidente della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi INAIL, oltre il 30 novembre 2023, ma entro il 16 gennaio 2024, oppure in cinque rate mensili di pari importo, di cui la prima decorrente dal mese di gennaio, aventi scadenza il giorno 16 di ciascun mese”.
In caso di rateazione sulle rate successive alla prima saranno dovuti gli interessi di cui all’articolo 20, comma 2, del Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
Il decreto proroga inoltre al 30 giugno 2024 la scadenza relativa alla sanatoria del Bonus Ricerca e Sviluppo, relativo alle agevolazioni maturate nel periodo compreso tra il 2015 ed il 2019.
“Il contribuente interessato potrà presentare apposita istanza entro il 30 giugno 2024 – prosegue Rosignoli – specificando il periodo o i periodi d’imposta di maturazione del credito d’imposta per cui è presentata la richiesta, gli importi del credito oggetto di riversamento spontaneo e tutti gli altri dati ed elementi richiesti in relazione alle attività e alle spese ammissibili”.