Aiuti di Stato, cosa cambierà nel 2025

Il prossimo anno diventerà obbligatorio il relativo Registro Nazionale

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Novità in arrivo per gli aiuti di stato che rappresentano il meccanismo attraverso il quale le risorse pubbliche vengono utilizzate per sostenere alcune imprese o settori economici, fornendo vantaggi economici che potrebbero influenzare la concorrenza. Essi si distinguono in diverse categorie in base alla loro finalità e alle normative europee: aiuti con obbligo di notifica; aiuti senza obbligo di notifica; aiuti ‘de minimis’ e, infine, aiuti emergenziali.

Dal prossimo anno diventerà obbligatorio in Italia l’uso del Registro nazionale degli aiuti di Stato, uno strumento digitale che permette di raccogliere in modo centralizzato tutte le informazioni sugli aiuti concessi alle imprese e che garantirà maggiore trasparenza e accessibilità per le imprese.

“Sarà inoltre operativo un nuovo regime di supporto alla produzione di energia rinnovabile che mira a sviluppare una capacità di 4.590 MW per supportare la transizione energetica e gli obiettivi del Green Deal europeo. Inoltre – spiega Maria Vittoria Tonelli, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – il Temporary Framework, ovvero le misure emergenziali introdotte per sostenere l’economia durante la pandemia e la crisi Ucraina, verrà prorogato al 31 dicembre 2025, con alcune specifiche proroghe fino al 2028”.

“Le suddette misure – prosegue Tonelli – includono agevolazioni fiscali, sovvenzioni, garanzie statali sui prestiti e altre forme di sostegno alla liquidità. È stato poi previsto un Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale per semplificare le agevolazioni fiscali per le regioni del Mezzogiorno”.