Aumentano i prezzi di produzione: a luglio +1,3%

Il trend è positivo da maggio, ma sullo sfondo ci sono i rincari dei costi energetici

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A luglio del 2024, il mercato industriale italiano ha registrato un incremento significativo dei prezzi alla produzione, costituendo un trend in ascesa che dura da tre mesi. Questo aumento, evidenziato nel rapporto Istat, è principalmente attribuito a un’impennata nei costi legati ai prodotti energetici, con un’attenzione particolare sulla fornitura di energia elettrica nel mercato interno. La situazione attuale solleva interrogativi sul futuro dell’industria e sull’impatto di queste fluttuazioni sui consumatori.

A luglio, i prezzi alla produzione dell’industria hanno mostrato un incremento dell’1,3% rispetto a giugno, confermando un trend positivo che perdura dal mese di maggio: questo è dunque il terzo mese consecutivo in cui il settore industriale registra una crescita, dopo periodi di stagnazione. Tuttavia, si registra un calo dell’1,1% su base annuale, cartina di tornasole di una realtà complessa che racconta di una vulnerabilità strutturale. A influire sulle variazioni è stato soprattutto l’aumento dei prezzi dei prodotti energetici, in particolare della fornitura di energia elettricagasvapore e aria condizionata, che ha registrato un incremento del 6,7% rispetto a giugno; un aspetto che fa comprendere quanto i costi energetici “incidano sulla competitività delle aziende”, come si legge nel rapporto Istat. Questi ultimi potrebbero influenzare anche altre aree dell’industria che, per ora, stanno mostrando prezzi alla produzione stabili. Per questo, evidenzia l’Istat, è fondamentale tenere “sotto osservazioni” i dati congiunturali in modo da comprendere appieno l’impatto che questi costi energetici (ma anche l’andamento dei prezzi alla produzione) avranno sul tessuto economico nazionale.