Auto aziendali, cambia la tassazione

Nuove regole sui veicoli concessi ai dipendenti

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Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025 e la conversione del Dl Bollette, è stato introdotto un nuovo regime di tassazione volto a favorire la mobilità sostenibile, senza penalizzare chi ha pianificato l’uso dei veicoli secondo le vecchie regole.

Dal 1° gennaio 2025, la tassazione dei fringe benefit legati ai veicoli aziendali – evidenzia Alfredo Accolla, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – non si baserà più sulle emissioni di CO2 ma sul tipo di alimentazione del mezzo. Le nuove aliquote forfettarie previste sono 10% per veicoli elettrici, 20% per veicoli ibridi plug-in e 50% per tutti gli altri”.

Il nuovo sistema fiscale si applica solo ai veicoli che soddisfano tre requisiti contemporanei: immatricolazione, contratto con il dipendente e assegnazione a partire dal 1° gennaio 2025.

È stato anche introdotto un regime transitorio per evitare vuoti normativi o trattamenti penalizzanti. La norma – prosegue Accolla – si applica ai veicoli messi a disposizione tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2024, indipendentemente dalla data di immatricolazione o della stipula di un contratto individuale”.

Il DL Bollette ha introdotto una clausola di salvaguardia che si applica ai veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2025, anche se immatricolati o assegnati nel nuovo anno. Non mancano aree grigie. Ad esempio, se il contratto è stato firmato nel 2024, ma immatricolazione e assegnazione sono avvenute dopo il 30 giugno 2025, il veicolo potrebbe non rientrare né nel regime transitorio né nella clausola di salvaguardia.