Auto, ripartono gli ecobonus: tre fasce di emissioni per tre importi differenti

A disposizione, fino a esaurimento, ci sono 630 milioni per i concessionari

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Sono ripartiti il 10 gennaio gli eco-incentivi per auto, moto e furgoni non inquinanti. A disposizione, fino a esaurimento, ci sono 630 milioni per i concessionari, che possono prenotarsi sul portale www.ecobonus.mise.gov.it. Gli acquirenti poi, una volta chiesto il bonus, dovranno immatricolare il veicolo entro 180 giorni. Potranno sostituire due e quattro ruote cittadini privati, aziende, noleggiatori e aziende specializzate in car sharing.

Le risorse sono così suddivise: 190 milioni (di cui 180,5 alle persone fisiche e 9,5 a noleggio lungo termine e car sharing pubblico) per auto con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro (cioè i veicoli elettrici e a idrogeno) che equivalgono a uno sconto di 5mila euro con opzione rottamazione oppure 3.000 senza questa formula, tenendo però presente che non bisogna superare i 42.700 euro come cifra d’acquisto.

Poi altri 235 milioni (di cui 223,25 alle persone fisiche e 11,75 a noleggio lungo termine e car sharing pubblico) per auto con emissioni comprese nella fascia 21-60 grammi di anidride carbonica per chilometro, ovvero ibridi plug–in per le quali si può ottenere un ecobonus di 4.000 euro con rottamazione o di 2mila senza: in questo caso il tetto alla spesa è di 54.900 euro chiavi in mano.

Infine 150 milioni ancora per auto con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro, le cosiddette auto a basse emissioni: full hybrid, mild-hybrid, benzina e i diesel Euro 6, alimentazioni a Gpl e a metano. In questa fascia l’incentivo, per acquisto fino a 42.700 euro e valido solo per persone fisiche, è di 2mila euro ma la rottamazione è obbligatoria se il vecchio veicolo è intestato al proprietario da almeno 12 mesi con omologazione che va da Euro 0 a Euro 4.

In quest’ultimo caso, quello delle auto termiche, il contributo di 2 mila euro con rottamazione obbligatoria potrà essere ottenuto solo dai primi 75 mila acquirenti, specifica il sito di Quattroruote. Si stima che i 150 milioni di euro stanziati finiscano nel giro di qualche settimana.

Per motocicli e ciclomotori di categoria da L1e a L7e i fondi sono così suddivisi: 5 milioni per i veicoli non elettrici, 35 milioni per i veicoli elettrici. Per i furgoni ci sono a disposizione circa 15 milioni.