Il disegno di legge in materia di lavoro recentemente approvato ha stabilito che la durata massima delle rateazioni per il pagamento dei debiti contributivi concessa da Inps e Inail sarà di 60 mesi, contro i precedenti 24.
Per ottenere la dilazione, i contribuenti dovranno continuare a rispettare alcune regole fondamentali: versare regolarmente le rate accordate; essere in regola con i pagamenti della contribuzione mensile o periodica. “La rateizzazione riguarda non solo i contributi denunciati ma non versati, ma anche i debiti per premi ed accessori dovuti per omissione o evasione, purché non siano iscritti a ruolo. L’accoglimento della richiesta presentata dal contribuente – spiega Maria Vittoria Tonelli, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – richiederà il rispetto di precise condizioni come, ad esempio, non avere una rateizzazione in corso, il riconoscimento esplicito e incondizionato del debito e la rinuncia a eventuali eccezioni giuridiche e opposizioni”.
Le modalità di applicazione saranno definite con un decreto del ministro del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Economia, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. “La nuova disciplina elimina anche l’obbligo di dimostrare situazioni specifiche, come crisi aziendale o procedure concorsuali. Si introduce così – prosegue Tonelli – un iter semplificato che non richiede più l’intervento ministeriale per la concessione della dilazione”.
L’estensione rappresenta un’importante opportunità per imprese e lavoratori autonomi; tuttavia, sarà cruciale osservare l’impatto delle nuove regole sui tassi d’interesse applicati e sulla sostenibilità economica delle imprese beneficiarie.