Evasione, il Fisco ha un credito di 14,3 miliardi

Sotto la lente d’ingrandimento, catasto e frodi transnazionali

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 L’Agenzia delle Entrate ha un ambizioso obiettivo nell’ambito della lotta all’evasione fiscale: recuperare 43,5 miliardi nell’arco del triennio 2025-2027, di cui oltre 14 miliardi solo nel 2025. Un obiettivo fissato nella nuova convenzione triennale firmata con il Dipartimento delle Finanze, che delinea il piano d’azione dell’amministrazione fiscale nei prossimi anni.

“Il documento introduce un nuovo indicatore aggregato per valutare l’efficacia delle misure di contrasto all’evasione, con l’obiettivo – sottolinea Salvatore Baldino, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – di incrementare del 5% il gettito fiscale entro il 2027 rispetto ai 14 miliardi recuperati nel 2024, con un ulteriore +10% entro il 2029”.

Il nuovo piano fiscale si muove lungo tre assi strategici: attuazione della riforma fiscale; promozione dell’adempimento spontaneo, tramite la semplificazione degli obblighi e l’invio delle lettere di compliance; riorganizzazione del sistema di riscossione.

“Tra le riforme strutturali richieste dall’Ue, la convenzione prevede anche un intervento sul catasto entro il 2028, con particolare attenzione agli immobili non dichiarati o ristrutturati con fondi pubblici dal 2019. Sotto la lente – conclude Baldino – anche le frodi transnazionali, in particolare quelle legate all’Iva e alle piattaforme digitali”.

I controlli fiscali verranno indirizzati con priorità verso i contribuenti a rischio elevato, responsabili di evasione totale, schemi fraudolenti o indebita percezione di fondi pubblici.