Gentiloni: L’Italia corre ma l’inflazione va tenuta d’occhio

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Nonostante il caro energia e l’elevata inflazione continuino a indebolire il Paese, le prospettive per il futuro sono positive. Quest’anno e il prossimo, infatti, l’attuazione del Pnrr dovrebbe condurre il mercato nazionale ai livelli di crescita pre-pandemia e si stima che l’inflazione, dalla seconda parte dell’anno, inizierà a calare fino a raggiungere una media attorno al 3,6% a fine 2022 e del 2% nel 2023.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione delle nuove previsioni economiche, il commissario europeo, Paolo Gentiloni, ha fatto una panoramica sulla situazione attuale del sistema economico italiano. Tra gli argomenti affrontati ci sono Pnrr, investimenti, occupazione e scenario futuro del Paese. “Le stime dell’esecutivo europeo – ha commentato l’ex premier – preannunciano una moderazione dell’aumento degli investimenti nei prossimi due anni rispetto ai ritmi del 2021, ma ne garantiscono una crescita solida supportata dal Piano di Ripresa e Resilienza approntato dall’Italia e dalle esportazioni, che riceveranno un’ulteriore spinta nel 2022. Il settore dei servizi contribuirà particolarmente alla crescita delle importazioni e beneficerà dalla ripresa graduale del turismo internazionale“.

I tassi di interesse reali restano negativi nell’area euro e l’impatto sulle economie ad alto debito è limitato. “Teniamo comunque in considerazione i loro movimenti futuri, che possono essere instabili”, ma c’è uno spiraglio: come ha annunciato giorni fa la presidente della Bce Christine Lagarde, per l’Eurozona l’aggiustamento della politica monetaria sarà graduale. Nelle ultime settimane, infatti, “i benchmark dei rendimenti sono cresciuti in molti paesi europei – ha aggiunto Gentiloni – questo grazie all’aspettativa di tassi di interesse più alti”.

Contestualmente al tema dell’occupazione – la quale ha raggiunto i numeri pre-covid con un aumento dello 0,9% nel terzo trimestre del 2021 e con il conseguente incremento di circa 1,8 milioni di posti di lavoro – il Commissario ha osservato che “nonostante i suoi buoni risultati, la crescita dell’occupazione non sta al passo con l’aumento della domanda di lavoro. Le indagini della Commissione mostrano che la carenza di manodopera segnalata ha raggiunto i massimi storici nei settori dell’industria, dei servizi e delle costruzioni a gennaio”, ma nel complesso “continuiamo ad aspettarci che l’occupazione evolva parallelamente all’attività economica“.