Incentivo al posticipo del pensionamento, come funziona?

Il lavoratore che desidera beneficiare dell’incentivo deve comunicarlo all’Inps

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Al via il bonus per il trattenimento in servizio. Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023, i lavoratori che hanno raggiunto i requisiti minimi per andare in pensione anticipata con Quota 103 e decidono di restare in servizio, hanno la possibilità di rinunciare all’accredito della quota dei contributi a loro carico relativi all’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti se sono dipendenti iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dell’INPS o a forme sostitutive ed esclusive della stessa.

“Dopo la rinuncia da parte del lavoratore, il datore di lavoro non è più tenuto a versare la quota di contributi a carico del dipendente, a partire dalla prima scadenza utile per la pensione anticipata flessibile. L’importo corrispondente alla quota – spiega Luigi Pagliuca, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – verrà interamente corrisposto al lavoratore stesso. In questo modo, beneficia di un bonus sullo stipendio, che varia in base all’inquadramento contributivo e al contratto di lavoro”.

“La corresponsione al lavoratore dell’importo dei contributi non versati – prosegue Pagliuca – termina quando questi raggiunge il diritto a una pensione diretta; i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia ordinaria o l’età per la pensione di vecchiaia prevista dal sistema pensionistico di appartenenza, se inferiore”.

Il lavoratore che desidera beneficiare dell’incentivo deve comunicarlo all’Inps che, entro 30 giorni dalla richiesta, certificherà al lavoratore (comunicandolo anche al datore di lavoro), il raggiungimento dei requisiti minimi.