Industria, fatturato giugno cala dello 0,2% ma cresce del 18% su anno

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A giugno si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dello 0,2% in termini congiunturali, sintesi di una contenuta flessione su entrambi i mercati (-0,3% sul mercato interno e -0,1% su quello estero). Nel secondo trimestre 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 6,2% rispetto al trimestre precedente (+6,2% sul mercato interno e +6,1% su quello estero). Lo annuncia Istat in un comunicato.

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l’energia (+3,4%) e per i beni di consumo (+0,5%) mentre si registrano flessioni per i beni strumentali (-1,7%) e per i beni intermedi (-0,6%).

Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 18,0%, con incrementi del 19,1% sul mercato interno e del 15,7% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 21 come a giugno 2021.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per l’energia (+68,4%), per i beni intermedi (+23,0%) e per i beni di consumo (+14,4%), più contenuti per i beni strumentali (+5,1%).

Tutti i settori di attività economica mostrano una crescita in termini tendenziali, ad eccezione dei mezzi di trasporto.

Con riferimento al settore manifatturiero, a giugno si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato in volume registri un calo in termini congiunturali (-1,6%).

Corretto per gli effetti di calendario, il volume del fatturato per il comparto manifatturiero cresce in termini tendenziali dell’1,6%, registrando un incremento molto più contenuto di quello in valore (+17,3%).