Iva 2021, pioggia di avvisi bonari per ritardato versamento

Errori o mancata compilazione del rigo VA16

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In questi giorni, numerosi contribuenti si sono visti recapitare avvisi bonari per sanzioni da ritardato versamento dell’imposta sul valore aggiunto relativi al modello IVA 2021, anno 2020.

La notifica ha preso alla sprovvista poiché spesso si tratta di versamenti realmente effettuati anche se non nei termini ‘ordinari’ ma bensì in quelli ‘straordinari’ disposti dai vari DPCM che durante la pandemia da Covid-19 avevano consentito di rinviare i versamenti IVA.

Il problema riguarda la mancata o inesatta compilazione del modello IVA 2021. Le istruzioni di compilazione del dichiarativo – afferma Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – prevedevano la compilazione del Rigo VA16 da parte dei soggetti che, essendone legittimati, non hanno effettuato nel 2020, alle scadenze previste, i versamenti IVA, compreso il saldo relativo al 2019, avvalendosi delle disposizioni di sospensione emanate a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID – 19”.

Se il rigo VA16 fosse stato correttamente compilato, il Fisco avrebbe potuto comprendere quali versamenti sono stati rinviati, in assenza di tale indicazione, il versamento viene considerato come ‘atteso’ a scadenza ordinaria e ‘tardivo’ se posticipato in ragione del covid.
“Il contribuente che ha ricevuto l’avviso bonario ha davanti a sé due opzioni – conclude Cuchel – presentare una dichiarazione integrativa IVA, facendo scattare la sanzione di 250 euro, e successivamente far valere le proprie ragioni a mezzo CIVIS, oppure non sia meglio versare la richiesta sanzione per ritardato pagamento”.