“Ricordo che in Italia 43 mila aziende fanno business con la Gran Bretagna per un giro d’affari di 40 miliardi, che neanche il Covid ha intaccato. Una grande opportunità, dunque, per imprese e professionisti. La convinzione è che, malgrado le difficoltà crescenti, si debba fare il possibile per preservare e anche rafforzare questi rapporti economici”. Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli aprendo il XX Simposio di fiscalità internazionale e comunitaria “Spring in Naples: Scenari economici, fiscali e doganali: i primi sei mesi della Brexit”. All’evento sono stati chiamati grandi ospiti che hanno analizzato gli effetti della Brexit negli ambiti fiscale, doganale e civile.
Jill Morrison, ambasciatore britannico in Italia, ha evidenziato che nonostante la scelta di abbandonare l’Ue, la Gran Bretagna “continuerà a sostenere il mercato libero e l’economia aperta”. Steven Sprague, presidente nazionale della Camera di Commercio Britannica per l’Italia, ha posto l’accento su alcune criticità: “ci sono ritardi nelle consegne e nelle spedizioni sia dall’Italia che verso l’Italia. Soffrono in particolare l’agroalimentare e il settore sanitario”.
10 Luglio 2021