Von der Leyen lancia l’Eu Chips Act: meno dipendenza, più autonomia

È la nuova scommessa con cui la Commissione vuole rafforzare l’indipendenza del mercato unico europeo

48298861876 4b044142a7 o

La Commissione Europea ha presentato una strategia per rilanciare un continente che, provato dalla crisi e dalle sfide geopolitiche dell’ultimo biennio, è stato sopraffatto da potenze economiche – come Cina e Usa – fornitrici di tecnologie d’avanguardia e più forti in termini produzione, ricerca e disponibilità di materie prime.

L’European Chips Act è la nuova scommessa con cui la Commissione vuole rafforzare l’indipendenza del mercato unico europeo – attraverso la fabbricazione di microprocessori – per renderlo “un leader industriale competitivo a livello internazionale”, ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Come si legge su Il Sole 24 Ore, infatti, è in previsione un investimento di 43 miliardi di euro in denaro pubblico e privato grazie al quale, nel giro di otto anni, la produzione di microchip in Europa aumenterà di quattro volte quella attuale “rafforzando la resilienza del continente dinanzi a crisi future e senza interruzioni della catena di approvvigionamento”, ha sottolineato von der Leyen.

Il sostegno economico – che dovrà essere trasparente, necessario e proporzionato tra i paesi – sarà utile su due fronti: da un lato verrà impiegato per incrementare lo sviluppo di microprocessori, dall’altro consentirà di potenziare la ricerca nei chips del futuro.

Le prospettive sono, dunque, quelle di procedere per tappe: per prima la resistenza alle nuove crisi di approvvigionamento, poi il rafforzamento della fabbricazione di microchip in tutto il territorio comunitario e come ultimi step si aspira al raggiungimento della leadership tecnologica europea e all’esportazione dei microprocessori.

Essendo il Chips Act una legge varata per l’intera Ue, anche l’Italia potrà beneficiare dell’aiuto economico per accrescere la produzione e ricerca in strumenti innovativi. Questo se il regolamento verrà approvato dal Consiglio e dall’Europarlamento.

La decisione della multinazionale americana Intel di rafforzare la sua presenza in Europa rappresenta un primo passo tangibile della ripresa. “È uno dei progetti più importanti degli ultimi anni”, ha dichiarato Thierry Breton, il commissario all’industria. L’azienda, infatti, ha in previsione l’impiego di una somma di circa 10 miliardi di euro in Italia per l’integrazione industriale, oltre che a ingenti investimenti in produzione in Germania, in ricerca in Francia e nella logistica in Belgio.

 

Photo credits:
CC-BY-4.0: © European Union 2019 – Source: EP