Dallo scorso 29 novembre, le imprese e le reti d’impresa potranno inviare le domande di accesso al ‘Voucher per consulenza in innovazione’ del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti d’impresa di tutto il territorio nazionale, attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado d’implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali ed organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
La dotazione finanziaria ammonta a 75 milioni di euro.
“L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime ‘de minimis’ differenziato in funzione della tipologia di beneficiario. Le micro e piccole imprese – spiega Alfredo Accolla, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – riceveranno un contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro; le medie imprese riceveranno un contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro mentre le reti d’imprese riceveranno un contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro”.
“Ricordiamo che sono considerate ammissibili al contributo – prosegue Accolla – le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente ed inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete”.