Bonomi: Obbligo vaccinale per scongiurare un nuovo blocco

Confindustria firenze

“Credo che il Pnrr dovrebbe avere una grande visione di politica industriale del Paese”. Così ha esordito Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, durante l’Assemblea 2021 ‘Il futuro è insieme’ organizzata da Confindustria Firenze, “e quindi di come impieghiamo queste risorse nella salvaguardia delle filiere industriali strategiche del Paese”, ha sottolineato.

Il presidente degli industriali italiani ha poi continuato evidenziando la necessità di attuare delle nuove riforme, sfruttando l’onda favorevole del momento: “É la grande occasione storica che abbiamo per fare di fronte a tutti quelle riforme che da 25-30 anni questo Paese aspetta”. Infatti, ha proseguito Bonomi, solo grazie ad una riforma della Pubblica Amministrazione si potranno sfruttare e impiegare al meglio tutte le risorse: “Credo che la riforma messa in campo dal ministro Brunetta vada in quella direzione di semplificazione”. Bonomi ha anche tracciato la rotta per centrare l’obiettivo prioritario per il rilancio dell’Italia: “Dobbiamo lavorare tutti insieme se no non riusciremo a fare le riforme”.

Il presidente di Confindustria, si è mostrato pronto e disponibile al dialogo con l’esecutivo guidato da Mario Draghi: “Ho accolto con favore l’osservazione del ministro Giorgetti, in particolare sul patent box”.  É sul quel fronte che Governo, industriali e parti sociali dovranno lavorare per mettere a terra ciò che adesso è solo in fase progettuale.

Bonomi, infine, si è soffermato sulla condizione attuale dei contagi nel nostro Paese, chiedendo un intervento decisivo da parte del Governo sulla questione vaccini: “L’unica cosa che ci può mettere al sicuro è l’obbligo vaccinale”, perché l’aumento dei contagi e i conseguenti blocchi che ne potrebbero derivare non sarebbero favorevoli alla situazione economica del Paese. Il presidente di Confindustria sa bene che lo stop anche parziale della nostra produzione industriale dopo i disagi del 2020 e di parte del 2021 ci metterebbe in ginocchio: “Un’economia come la nostra è basata sull’export”, tanto che “quest’anno forse faremo il record di 500 miliardi”.

 

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