Frodi creditizie, crescono gli importi rubati

Il 78% delle vittime aspetta anche due anni prima che il reato sia scoperto

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Il fenomeno delle frodi creditizie in Italia assume contorni sempre più complessi e preoccupanti. Nel primo semestre del 2024, come evidenzia l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Crif-Mister Credit, sono stati accertati 17.200 casi, con un incremento dello 0,6% rispetto al 2023. Quello che preoccupa di più però è l’importo totale sottratto, che ha raggiunto la cifra record di 79 milioni di euro.


“La maggior parte di queste truffe è basata sul furto d’identità, un fenomeno sempre più diffuso in un’epoca in cui i dati personali come numeri di cellulare, Pin, password, codici fiscali e carte di credito rappresentano un bene prezioso – evidenzia Alfredo Accolla, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili. 

Il Report dell’Osservatorio sottolinea come le vittime siano eterogenee, anche se gli under30, la fascia tra i 41 e i 50 anni, gli over60 risultano essere i più colpiti. 

“Un dato particolarmente preoccupante – prosegue Accolla – è il tempo medio necessario per scoprire una frode. Generalmente viene scoperta tra 1 e 2 anni per il 78% delle vittime e tra 3 e 4 anni per il 44,2%. Un ritardo che offre ai criminali un’ampia finestra temporale per agire indisturbati”.

Tra le forme di finanziamento più colpite, spiccano mutui, credito revolving, buy now, pay later e prestiti personali. Per contrastare questo fenomeno, l’Osservatorio Crif evidenzia l’importanza di un approccio integrato, che faccia leva su Intelligenza Artificiale e big data analytics. L’educazione finanziaria e la consapevolezza dei rischi rappresentano le armi più efficaci per difendersi dai criminali digitali.