
21 Gennaio 2025
L’Associazione federale dell’industria tedesca del riscaldamento (BDH, Bundesverband der Deutschen Heizungsindustrie) ha presentato i dati per il 2024 da cui emerge che nell’anno da poco concluso i produttori hanno venduto 193.000 dispositivi, -46% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando i produttori avevano venduto 356.000 dispositivi grazie a incentivi e politiche energetiche più accomodanti. “Ciò significa che il mercato delle pompe di calore è al di sotto delle aspettative nonostante il recente aumento del numero di richieste di finanziamento approvate” ha spiegato BDH. Perciò, “l’obiettivo del governo federale di 500.000 pompe di calore installate ogni anno a partire dal 2024 sarà chiaramente mancato”. Secondo Markus Staudt, amministratore delegato della BDH, “le attuali condizioni non sono adatte a stimolare una modernizzazione. Il prossimo governo deve adottare urgentemente misure per riportare il mercato del riscaldamento su un percorso di crescita affidabile e a lungo termine”.
Secondo l’associazione dei produttori, le cause del drastico crollo “sono molteplici”: “Oltre al lungo dibattito pubblico e alla conseguente incertezza tra i consumatori, molte famiglie percepiscono come coercitive le complesse norme di legge. Inoltre, le pianificazioni comunali del riscaldamento legata alla legge sull’efficienza energetica degli immobili (Geg) porta le persone a rinviare l’ammodernamento del riscaldamento e ad attendere possibili offerte da parte del proprio comune”. In vista del prossimo governo federale, la BDH rivendica quindi che eventuali adeguamenti del Geg vengano attuati rapidamente, in modo mirato e in dialogo con il settore. “Nell’interesse della riduzione delle emissioni di CO2 nel settore edile e in vista del successo della transizione al riscaldamento”, l’associazione chiede “condizioni stabili per le economie domestiche, soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti e le loro condizioni finanziarie. I tagli o i blocchi dei finanziamenti a breve termine devono essere evitati a tutti i costi”.