Siderurgica Investimenti Spa, holding delle famiglie Lonati e Stabiumi, che controlla il Gruppo Alfa Acciai, leader sul mercato italiano del tondo per cemento armato, ha fatto registrare un utile netto consolidato 2021 di 30 milioni di euro, superiore a quello dell’anno pre-pandemia. L’esercizio chiuso al 31 dicembre scorso ha registrato una decisa espansione dei consumi di acciaio e dei suoi derivati a livello europeo ed in particolare in Italia. Il Gruppo Siderurgica Investimenti ha saputo cogliere la congiuntura, confermandosi tra i protagonisti del settore.
In un anno caratterizzato da una continua crescita dei prezzi delle materie prime, in particolare quella del rottame, dell’energia elettrica e del gas, il Gruppo è riuscito, facendo leva su volumi, prezzo ed efficienza, ad ottenere una discreta marginalità. I ricavi sono aumentati di circa 560 milioni di euro rispetto al 2020 (+80%), attestandosi a 1.256,6 milioni; la quota destinata all’export ha raggiunto il 40% (+2% rispetto all’esercizio 2020). Il valore della produzione è aumentato di circa 600 milioni di euro: +87% rispetto al passato esercizio, di cui +12% per maggiori quantità vendute, mentre per il restante dovuto al forte incremento dei prezzi di vendita. La produzione di acciaio è stata di poco inferiore a 1,8 milioni di tonnellate, in deciso aumento rispetto a quella del 2020 (+20%), ovviamente colpita dalla prima ondata della pandemia da COVID-19, e comunque superiore (+3%) anche a quella fatta registrare nell’esercizio 2019. L’ebitda si è attestato a 65 milioni di euro, il doppio rispetto al dato del 2019, anno pre-pandemia. Il piano investimenti è proseguito come da programma, con focus su adeguamento impianti, efficienza energetica, ambiente e sicurezza, attestandosi a 34 milioni di euro, per un +9% rispetto all’anno precedente.
Il risultato operativo è stato pari a 43 milioni di euro, dopo ammortamenti per 21,7 milioni ed accantonamenti prudenziali a rettifica dei crediti commerciali per 2,2 milioni. Il risultato della gestione finanziaria è stato positivo per 4,2 milioni di euro, grazie ad una bassa incidenza degli oneri finanziari ed ai proventi derivanti dalla gestione dei titoli dell’attivo circolante. L’utile netto si è attestato a 30 milioni di euro, superiore rispetto al 2019.
Si conferma la solidità patrimoniale del gruppo, con un valore del patrimonio netto pari a 367 milioni di euro, sette volte superiore alla posizione finanziaria netta (debito netto) pari a 51,1 milioni, che ha registrato un assorbimento di risorse finanziarie per complessivi 39,4 milioni, conseguenza della necessità di finanziare il capitale circolante, aumentato in maniera significativa per effetto del forte incremento subito dai costi di acquisto delle principali materie prime e dei prezzi di vendita. I risultati consolidati danno conto di un perimetro di Gruppo del quale fanno parte Alfa Acciai, Alfa Derivati, Acciaierie di Sicilia, Tecnofil e Ferroberica.
“L’anno in corso è iniziato continuando il trend positivo del 2021, con un primo trimestre caratterizzato da un deciso incremento sia lato produzione sia lato vendite. Attualmente si sta tuttavia assistendo ad un forte rallentamento della domanda di prodotti siderurgici, sicuramente influenzata dall’andamento dei costi di materie prime ed energia e dallo stato di incertezza determinato dal perdurare della guerra tra Russia-Ucraina. Si tratta ora di capire cosa succederà nel prossimo periodo autunnale ed invernale in funzione della quantità disponibile di energia e gas, che potrebbe mettere seriamente a rischio la produzione del settore“, ha commentato Amato Stabiumi, Amministratore Delegato del Gruppo.