Prezzo dell’argento sui massimi da un anno. Forte domanda legata a solare

L’uso di argento nel fotovoltaico è destinato a raggiungere un nuovo picco quest’anno

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Il prezzo dell’argento è tornato ai massimi da un anno sopra 26 dollari l’oncia, in scia all’oro seguendo le aspettative di uno stop al rialzo del tassi da parte della Fed visto che l’inflazione rallenta e crescono i timori di recessione. A spingere i prezzi del metallo però c’è anche il recente rapporto di Ember, think tank ambientalista britannico, secondo il quale grazie all’incremento di produzione elettrica da fonti rinnovabili sarà sempre più forte il bisogno di argento come input industriale. Una tesi sostenuta da più analisti e dimostrata dal Silver Institute.

Dopo aver raggiunto livelli record nel 2021 e nel 2022, si prevede che il prelievo industriale di argento aumenterà ulteriormente del 2,6% su base annua a 550 milioni di once (Moz) nel 2023. “La domanda industriale di argento dovrebbe essere spinta da un’accelerazione nell’elettrificazione delle auto e dall’impegno crescente dei governi alle infrastrutture verdi. Inoltre, la fine delle politiche zero-Covid in Cina fa bene al sentiment nei confronti dei metalli industriali, che si dunque anche all’argento”, sottolinea il Silver Institute.

L’uso di argento nel fotovoltaico è destinato a raggiungere un nuovo picco quest’anno. La polvere del metallo viene trasformata in una pasta che viene poi caricata su un wafer di silicio. Quando la luce colpisce il silicio, gli elettroni vengono liberati e l’argento, il miglior conduttore al mondo, trasporta l’elettricità per un uso immediato o la immagazzina in batterie per un consumo successivo. “La guerra Russia-Ucraina ha accelerato la diffusione delle energie rinnovabili mentre i governi si sforzano di ridurre la loro dipendenza dai combustibili fossili. La domanda nel settore automobilistico dovrebbe beneficiare dell’aumento della produzione di veicoli, dell’attenuazione della carenza di chip e del crescente utilizzo di componenti elettronici e dell’elettrificazione del gruppo propulsore”, spiega il Silver Institute. “Anche l’espansione delle stazioni di ricarica che si affidano all’argento è in aumento”.

In termini numerici la domanda di argento del settore automobilistico dovrebbe salire dalle 1.800 tonnellate del 2019 a 2.700 tonnellate (88 Moz) in cinque anni, mentre altre stime ipotizzano addirittura che metà dell’offerta annuale dell’argento sarà mangiata dai veicoli elettrici entro il 2040.

L’avanzata del 5G, che necessita di argento per semiconduttori, cablaggi, sistemi microelettromeccanici e dispositivi dell’Internet delle cose, potrebbe far raddoppiare la domanda del settore fino a 500 tonnellate entro il 2025 e ad oltre 700 tonnellate entro il 2030.

Con queste previsioni e necessità il prezzo non è ancora volato alle stelle perché – sempre fonte Silver Institute – si prevede che l’offerta di argento aumenterà del 4% nel 2023 fino a un nuovo massimo di 1,055 miliardi di once, record alimentato dalla maggiore produzione mineraria. Si presuppone che la produzione delle miniere d’argento aumenterà del 5% nel 2023 a 873 Moz, il livello più alto dal 2016. Questa crescita proverrà in gran parte dalle nuove miniere d’argento in Messico che aumentano la produzione insieme all’aumento della produzione di sottoprodotti dal Cile a causa delle nuove operazioni d’oro lì con alto contenuto di argento. La produzione in Perù potrebbe invece subire pressioni per i disordini civili che hanno portato alla sospensione temporanea di diverse operazioni nel primo trimestre. L’aumento del riciclo dell’argento – sottolinea il Silver Institute – sarà più modesto, con volumi che probabilmente aumenteranno del 3% fino al massimo del decennio. Tale crescita sarà interamente dovuta al maggior riciclo industriale. Si prevede che tutte le altre aree registreranno volumi inferiori, poiché la riduzione delle vendite di emergenza ridurrà l’offerta di rottami di gioielli e argenteria.

Il mercato dell’argento è andato in deficit nel 2021, per la prima volta in sei anni, una differenza tra offerta e domanda salita a 253 Moz nel 2022 e prevista “eccezionalmente elevata a 119 Moz” anche per quest’anno. Tuttavia, conclude il Silver Institute, “con l’inflazione destinata a diminuire ulteriormente quest’anno, prevediamo un rafforzamento dei tassi reali. Questo, insieme al suo impatto sul dollaro, potrebbe minare i prezzi dell’argento (e dell’oro). Anche per questo, a causa del precedente rialzo del prezzo, prevediamo che l’argento raggiungerà una media di 23 dollari per l’intero anno, che sarebbe superiore di circa il 6% su base annua”. Per ora siamo ben oltre la previsione.