Saranno oltre 300 le aziende presenti alla decima edizione di Made in Steel, la Conference & Exhibition internazionale dedicata alla filiera dell’acciaio, organizzata da siderweb, che si terrà dal 9 all’11 maggio a fieramilano Rho.
Rappresentano l’intero comparto della siderurgia, dalla produzione all’utilizzo, passando per la trasformazione e i servizi, logistica compresa. Il 25% arriva dall’estero, in netto miglioramento rispetto all’edizione precedente (15,8%, segnato dalle assenze dovute alla pandemia di Covid-19 e alle limitazioni agli spostamenti all’epoca in vigore), ma anche all’edizione dei record, quella del 2019 (23%). Ventuno i Paesi rappresentati, Italia compresa: Algeria, Belgio, Cina, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Monaco, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Turchia, Ungheria.
La superficie espositiva supererà i 15mila metri quadrati, record assoluto per l’evento internazionale. Oltre 60 i buyer, italiani e stranieri, che parteciperanno all’evento, grazie alla collaborazione con l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
“Made in Steel si ripresenta come comunità fisica, spazio culturale, luogo di contaminazione e di ricerca di nuove idee, aggregatore di filiera e di sistema con uno sguardo rivolto al futuro. L’edizione 2023 di Made in Steel sarà speciale. Vuol segnare un cambio, un passaggio, anche generazionale. Perché gli uomini creano progetti, istituzioni, imprese, ma poi queste hanno bisogno di crescere al di là delle persone che le hanno create, che devono riuscire sempre a trasmettere alle nuove generazioni il culto del fuoco e non l’adorazione delle ceneri”, ha dichiarato Emanuele Morandi, presidente di Made in Steel.
Made in Steel non sarà, come già dalla sua prima edizione del 2005, “solo” una fiera. Ci sarà spazio per il business, per le relazioni tra operatori, per cogliere in anticipo le tendenze di mercato e prezzi, ma sarà anche luogo in cui riflettere sul futuro a breve e medio termine della filiera dell’acciaio nazionale e internazionale. Il titolo di questa decima edizione sarà “GENERATIONS, re-imagining our world”.
“Il passaggio generazionale esiste e lo stiamo vivendo, con tutta la responsabilità che ne deriva, ma anche con tanta voglia di fare, con una squadra giovane, compatta e preparata. Per orientare la direzione futura di siderweb, l’anima di Made in Steel, abbiamo redatto un piano strategico 2023/2028 con un’idea forte: quella di dare maggior valore alla community dell’acciaio allargandola al mondo dell’utilizzo, quindi andando a coinvolgere gli utilizzatori di acciaio, la parte a valle di una filiera fondamentale per il nostro Paese”, ha annunciato Paolo Morandi, amministratore delegato di siderweb e Made in Steel.
CONVEGNI E ARENA. Saranno oltre 50 i relatori, dall’Italia e dall’Europa, che prenderanno parte ai momenti di approfondimento e analisi durante Made in Steel 2023. Si parlerà di nuovi mercati, dell’impatto della guerra in Ucraina sulla filiera, delle nuove catene del valore di distribuzione e utilizzo di acciaio. Il 10 maggio, Made in Steel ospiterà l’assemblea pubblica di Federacciai. Il programma di conferenze di Made in Steel, oltre agli appuntamenti che si terranno nella siderweb Conference Room, quest’anno prevede, per la prima volta, una serie di sette eventi sotto forma di “talk”. Saranno ospitati nella siderweb Arena, al centro dei padiglioni 22 e 24 di fieramilano Rho. Ogni momento avrà uno storyteller, che introdurrà e illustrerà il tema di confronto. Da lì, saranno presentate alcune esperienze virtuose e case history che, in nome della contaminazione tra filiere e settori, possano stimolare conoscenze nuove.
SOSTENIBILITÀ. L’edizione 2023 della Conference & Exhibition è stata organizzata con un approccio sostenibile e responsabile: Made in Steel ha infatti avviato l’iter per ottenere la certificazione rilasciata da RINA secondo lo standard ISO 20121, per l’organizzazione sostenibile dell’evento, con riferimento ai principi di gestione, inclusività, integrità e trasparenza suggeriti dalla norma ed ai sette principi di responsabilità sociale espressi dalla linea guida ISO 26000: responsabilità di render conto degli impatti; trasparenza; comportamento etico; rispetto degli interessi delle parti interessate; rispetto del principio di legalità; rispetto delle norme internazionali di comportamento; rispetto dei diritti umani.
MADE IN STEEL AWARDS 2023. Una giuria tecnica assegna dall’edizione 2007 i Made in Steel Awards, riconoscimenti per espositori e allestitori che dimostrano di saper veicolare il proprio messaggio con originalità e chiarezza, di presentare i propri prodotti e servizi in modo efficace e innovativo. Le categorie del premio saranno due: Best Communication Stand, per chi sa realizzare la comunicazione più efficace; Most Friendly Stand, per l’allestimento più accogliente. Per la prima volta quest’anno sarà assegnata la Honorable Mention for Sustainability all’espositore che meglio avrà saputo mettere al centro dell’allestimento i temi di sostenibilità ed economia circolare. Nell’attribuzione della menzione, la giuria terrà conto sia delle scelte operate nella fase di allestimento (la selezione dei materiali, l’aver privilegiato materiali riciclati e riciclabili, il riutilizzo di materiali già utilizzati per altre manifestazioni), sia nella costruzione della narrazione e dell’esperienza offerta ai visitatori.
LE ATTESE DEGLI OPERATORI. “A siderweb e Made in Steel va il merito di aver stimolato e accompagnato a una maggior apertura un settore spesso autoreferenziale come l’acciaio – ha detto il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi -. Un percorso che deve saper trasmettere alle future generazioni cultura ed etica. E proprio di sostenibilità e passaggio generazionale parlerò nella mia relazione della prossima settimana». Made in Steel, mercoledì 10 maggio dalle 14, ospiterà infatti l’assemblea pubblica di Federacciai, durante la quale sarà distribuita la relazione annuale “L’industria siderurgica italiana nel 2022”. Riguardo la situazione congiunturale, il presidente Gozzi ha evidenziato che la siderurgia ha visto esaurirsi quell’”effetto molla” vissuto nel 2021 e 2022 con la ripresa post-pandemica. «Ora siamo in una fase di rallentamento, per certi versi fisiologico. Nonostante i fattori di incertezza, il primo trimestre è stato ancora buono. Credo che non si debba dare credito ai catastrofisti”.