Visentin (Federmeccanica): Elettrico? Accanimento tecnologico

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Nel corso di una diretta del Corriere Tv, il presidente di Federmeccanica, Federico Visentin e il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani hanno esposto le loro considerazioni rispetto a un mercato in rapidissima espansione: quello delle auto elettriche. “Tema di una complessità tale – sostiene Visentin – che va affrontato in maniera completa” e non solo “come situazione di emergenza”. L’argomento, spiega il presidente di Federmeccanica, “è stato affrontato in un documento studiato per due mesi e redatto in accordo con i sindacati”, evidenzia per sottolineare la portata dello sforzo compiuto.

Nonostante i molteplici benefici che porterà in termini di sostenibilità, la repentina evoluzione del mercato dell’automotive fa presupporre quasi una forzatura dell’elettrico. Un “accanimento tecnologico” che trova indubbiamente come “spiegazione politica” il “condizionamento della Germania sulla comunità europea”, è la considerazione di Visentin.
La Cina prevede, entro il 2030, “un 28% di penetrazione di auto elettriche”. Quindi, la domanda nasce spontanea: “Quale sarebbe il motivo per cui l’Italia dovrebbe raggiungere il 100% dell’elettrico entro il 2035?”. Anche perché, rimarca il presidente di Federmeccanica, le ricadute di un passaggio repentino dal termico all’elettrico sarebbero deleterie dal punto di vista occupazionale: “Dieci persone perderanno posto di lavoro a fronte a uno che lo conquisterà” e, a causa dell’effetto annuncio, “molte multinazionali inizieranno a tagliare”.

La proposta di Visentin è quella di lasciare “aperta la porta a una soluzione” e di puntare “sui nostri ingegneri giovani, che costano la metà rispetto ad altri”.