Federmeccanica, Silvano Simone Bettini eletto presidente

Dopo le votazioni, si è aperto il confronto sul tema industria e lavoro

Squadra Federmeccanica

L’Assemblea Generale di Federmeccanica ha ufficialmente eletto Silvano Simone Bettini alla Presidenza della Federazione per il quadriennio 2025-2029.

L’elezione è avvenuta durante la parte privata della prima giornata dell’Assemblea, che si è poi aperta al pubblico con i saluti di Giorgia Garola (presidente associazione AMMA) e, a seguire, il primo incontro: Alberto Dal Poz (vicepresidente Unione Industriali Torino, Past President Federmeccanica), Gian Maria Gros-Pietro (presidente Intesa Sanpaolo) e Giovanni Sandri (Head of Southern Europe e Country Manager Italy Blackrock) si sono confrontati su quale possa essere la politica economica necessaria da mettere in campo per l’industria e il lavoro. Proprio questi due ambiti hanno rappresentato il titolo del dibattito, a voler evidenziare il contributo della metalmeccanica al Pil Italiano, e allo stesso tempo il contributo che le nostre imprese danno allo sviluppo dell’intera industria e all’occupazione nel nostro Paese, sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo.

“Oggi Federmeccanica ha una nuova autorevole squadra di presidenza – ha dichiarato il neo presidente, Silvano Simone Bettini –.  Continueremo a portare avanti quanto è stato fatto in questi anni, puntando sull’innovazione e sulla qualità. Ci concentreremo su quei temi che sono il cuore di Federmeccanica e l’anima dell’industria. Ci impegneremo per rappresentare al meglio tutta la metalmeccanica-meccatronica. Stiamo vivendo una fase estremamente critica legata agli sconvolgimenti a livello globale e all’incertezza che ne consegue, che ha inevitabili conseguenze sulle nostre imprese. È importante la determinazione espressa oggi dalla presidente Ursula von der Leyen per trovare un accordo con gli Stati Uniti. Ma deve essere un buon accordo e i buoni accordi sono quelli sostenibili che migliorano le condizioni di contesto. I dazi al 10% sono un generale e sostanziale peggioramento molto penalizzante per l’industria, e la metalmeccanica è ancora più colpita visti i dazi al 25% già attivi sull’automotive e al 50% sull’acciaio e alluminio che penalizzano filiere importanti come la componentistica e quella automobilistica. È necessario trovare soluzioni in grado di dare certezze e stabilità alle imprese, perché possano ripartire produzioni e soprattutto investimenti che in questi mesi sono rallentati. Il tema delle filiere e del loro valore è centrale per Federmeccanica, tanto che abbiamo voluto creare un modello organizzativo che ci consentirà di essere ancora più vicini alle imprese nei territori e di coglierne le specificità».

Verrà inoltre costituito un Advisory Board (composto sia da rappresentanti regionali sia da rappresentanti delle altre filiere) che sarà un supporto qualificante per ampliare il raggio di azione orizzontalmente e verticalmente in una visione d’insieme dell’industria metalmeccanica e meccatronica. (nella foto, la squadra dirigenziale di Federmeccanica con, al centro, il neo presidente).