Il disegno di Legge di Bilancio 2025, fa suoi i principi della riforma della governance economica europea e introduce interventi mirati in diverse aree chiave, tra cui lavoro, famiglia e supporto alle donne vittime di violenza.
“La manovra prevede un parziale esonero contributivo a favore di lavoratrici dipendenti, escluso il lavoro domestico, e autonome con redditi non soggetti a regime forfettario, madri di almeno due figli, con un reddito imponibile annuo massimo di 40.000 euro. L’esonero – spiega Maria Vittoria Tonelli, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – sarà valido fino al decimo anno di età del figlio più piccolo. A partire dal 2027, per le madri con tre o più figli, il beneficio si estende fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo”.
L’esonero non si applica nel 2025 e 2026 alle lavoratrici che beneficiano già delle agevolazioni previste dalla Legge 213/2013. Le modalità operative saranno definite con un decreto congiunto dei ministeri del Lavoro e dell’Economia, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.
“Il disegno di legge introduce anche un assegno unico e un bonus nido per rafforzare l’accesso ai contributi per gli asili nido e supportare economicamente le famiglie, con un focus sulla genitorialità. Inoltre – prosegue Tonelli – sono previste iniziative per migliorare il bilanciamento tra lavoro e famiglia, favorendo la partecipazione femminile al mercato del lavoro”.
Il provvedimento incrementa anche di 3 milioni di euro annui, dal 2025, il Fondo per diritti e pari opportunità per attività di orientamento e formazione al lavoro dedicate alle donne vittime di violenza.