Opzione Donna, sì alla proroga ma con una stretta sui requisiti

Possono accedere tutte le lavoratrici che hanno maturato almeno 35 anni di contributi e 61 anni d’età

iStock 1280371032

Nuova proroga per la misura sperimentale di anticipo pensionistico ‘Opzione Donna’, accompagnata però dall’innalzamento dell’età anagrafica per le lavoratrici che intendono accedere all’opzione.

La Legge di Bilancio 2024 ha esteso al 31 dicembre 2024 la scadenza di Opzione Donna per tutte le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2023 hanno maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni.

“Oltre ai requisiti anagrafici però – sottolinea Michela Benna, consigliera d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – sono stati introdotti ulteriori requisiti oggettivi, quali l’assistenza a coniuge o parente di primo grado con grave handicap, riduzione della capacità lavorativa del 74% o superiore accertata dalle competenti commissioni ed essere state licenziate o dipendenti da imprese in crisi con riduzione di due anni del requisito anagrafico”.

Per le lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese in crisi è necessario, inoltre, che ci sia un tavolo di confronto attivo secondo la legge 296/2006 al momento della presentazione della domanda di pensione o durante il periodo di licenziamento.

“Il diritto ad Opzione Donna decorre dopo 12 o 18 mesi dalla maturazione dei requisiti – prosegue Benna – a seconda che il trattamento sia liquidato dalle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti o dalle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi”.

L’accesso alla pensione agevolata è precluso a coloro che hanno già optato per il sistema contributivo, e la domanda di riscatto deve essere presentata contestualmente a quella di pensionamento.